lunedì 19 febbraio 2018


Mimma Raspanti
17 febbraio alle ore 11:03

Questa è una delle mie primissime poesie, scritta dieci anni fa. La definirono dai ritmi ormai desueti, eppure per la prima volta mi sentii…chiamare poetessa! ;)

L'AQUILONE

Potessi ritirarmi assieme al tempo
compagna dei miei anni ricominciar creatura
col cuor levato in alto da pesi e da sconforti.
Potessi ancora un poco avere accanto un padre
coi suoi infiniti veti, subìti, mai accolti,
col suo pensare annoso, a me, le sue inferenze.
Solo con la presenza basterebbe
a togliermi l’impaccio del domani
non fingermi l’eroe che non s’angoscia
poiché solo il suo sguardo m’assopiva.
Così vorrei a tal punto trovar mia madre
che sorte con la falce l’ha spezzata, pur ella,
e d’un amor filiale l’ha privata
per stupida fierezza le ho nascosto.
Ritornerei creatura, a parte il tempo,
per ritrovar gli affetti che mi hanno accompagnato,
le lor certezze, il senno, le ignote verità
delle esperienze andate, persino i loro abbagli
darebbero sollievo alle mie fragilità.
Trasvolerei in quel mondo se potessi
dove nessun mortale ha mai regnato,
rimettere le labbra a quell’abbraccio
che come un agnellino m’avvolgeva.
Ritornerei a principio per sognare, sentirmi
l’aquilone che facemmo, di canne e di velina,
nell’infinito aperto, coinvolto con l’azzurro
nel vortice lontano - un punto senza meta -.
Mi sento come allora, un aquilone lieve
ma senza le mani e il filo che mi fanno volare.

( Mimma Raspanti – Dalla raccolta “ A metà della vita”)

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Commento di Epitteto:
C'è molto del Peter Pan, il bambino che si ostinava a non crescere.
In fondo c'è sempre un momento regressivo nella nostra vita che ci fa rifiutare inconsciamente il mondo degli adulti.
Dove rifugiarsi allora?
Nelle calde braccia genitoriali con tutte le contraddizioni del caso.
Poi ci son coloro che mai ebbero un'infanzia, nè caldi abbracci nè parole d'amore.
Il testo si diffonde nelle emozioni e nei ricordi.
Forse un'asciugatina non ci sarebbe stata male.
Il verso lungo spezza sovente l'andar del ritmo.
Oggigiorno l'essere chamati Poeti non è più un segno distintivo, in forza della sua distribuzione a piene mani a destra e a manca.

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