lunedì 24 settembre 2018

Michael Ancher
+ 2 poesie da "cronache da una stanza" + un onedito

le mie mani
le tue mani
che si cercano
sono grappoli
d'uva
dell'estate d'oro
quando gli alberi
saranno spogli
le sere fredde
saremo un solo
bicchiere
di vino
**
ora che sono
vecchio
e cammino
lentamente
invidio
le tue ali
passerotto
**
il mattino
ha sempre
in tasca
i semi della notte
e delle stelle
il giorno e la notte
s'arrampicano
e discendono
per lo stesso
sentiero
di montagna
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Commento di Epitteto:
La prima e la terza sono improponibili, e non mi sforzo neppure di motivare il perché.
La seconda senz'altro fa riflettere.
Da giovani si è una forza della natura, tutto pare ci sia dovuto.
In veneranda età ogni movimento ci è impedito speditamente, le forze mancano, la mente stracca.
Si resta allora allibiti di fronte alla sfrontatezza fisica dei giovani, anzi dei giovanissimi.
Incantati e storditi ad osservarne le movenze fluide ed elastiche.
E purtroppo di sfuggita e di traverso, perchè a fissare troppo si rischia una denuncia per pedofilia e molestie...
O tempora o mores!

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