sabato 29 settembre 2018


ll Guerriero stanco
di Herry Frux

Ho fatto quello che ho potuto
perche'
la mia mano
ti raggiungesse

perchè tu la strappassi...

Niente..
il nulla
continua a seguirmi nella
testa...e le mie braccia,
man mano
stan cedendo
e tu lì:

fermo,
immobile,
inerte
non dai segni.

A te che mi ascolti,
urlo queste
parole,
...mi raccomando
leggile attentamente
questa volta e
fai si che la mente si apra,
che il guerriero si svegli e
si vesta della sua piú bella
armatura e prenda il volo.
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Commento di Epitteto:
Immaginiamo una famiglia felice.
Lui, lei e due figli piccoli, maschio e femmina.
Del profondo sud, trasferiti al nord.
Poi lui perde il lavoro, si deve arrabattare per vivere, lei assalita da malattie importanti, la prole che devia in comportamenti censurabili.
Il rifugio allora del consorte nella poesia, ove scaricare tutto il malessere accumulato.
Magari sognando invano un futuro letterario.
Ma anch'essa poesia incapace di assorbire lo stress perdurante ed il sopraggiungere di depressioni non altrimenti compensabili.
Lei invece, così fragile, trova sollievo nei colori della tela, pugnace e vincente nelle avversità.
Di qui una bella strigliata al marito spingendolo a reagire e a tornare l'antico guerriero.
Sarà vero, sarà falso, sarà tutto inventato, ma così mi piace pensare.
Una lirica di reazione.
Come sempre la nostra Herry si distingue per potenza del dire, laddove tanti di noi resterebbero muti e imbelli.
Bravissima, Cincinnato.

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