TEMPESTA
( di Manrico Bacigalupi )
Dapprima s'ode un sordo rimbombare
lontano, come dentro un antro scuro,
che rotola dal monte verso il mare...
Cala veloce, il falco, e va al sicuro
nel nido alto, tra la roccia nera.
In fondo, il mar s'abbatte sulla costa...
Il lampo squarcia l'ombra della sera,
rabbioso il tuono esplode senza sosta!
Dal cielo, Giove pluvio si scatena !
Or grandi nubi danzano nel vento;
la pioggia cade ! Come in una piena
il rivo scende a valle, rotolante
nel letto suo, e balza fino al mare.
Ma or svanisce il tuono borbottante...
un soffio ancor di vento...
S'acquieta, lenta, l'onda fra le cale,
... e il falco stride, al riapparir di stelle !
**********************************
Epitteto:
Manrico, cantore della natura.
Non serve girare il mondo intero in cerca d'ispirazione.
Basta l'aspra e solitaria Isola d'Elba, dove l'uomo non ha ancora devastato l'ambiente.
E poi bisogna essere Poeti, dall'animo attento e sensibile.
Il mare, il vento, la tempesta, la bonaccia.
E la penna scorre d'impulso, ammaliata da tanto spettacolo.
Il tocco d'antan, irreprimibile nel nostro Autore, dona musicalità, scorrevolezza, bellezza al linguaggio, incanto ai versi metrici.
Ormai Manrico è pietra miliare del nostro panorama letterario, in grado di stupire per la semplicità e candore espressivi.
Leggete, e rivivrete un dipinto naturalistico alla Rubens, greve di tonalità accese.
Splendido Manrico, sei tutti noi!
Eccezionale, Siddharta.
( di Manrico Bacigalupi )
Dapprima s'ode un sordo rimbombare
lontano, come dentro un antro scuro,
che rotola dal monte verso il mare...
Cala veloce, il falco, e va al sicuro
nel nido alto, tra la roccia nera.
In fondo, il mar s'abbatte sulla costa...
Il lampo squarcia l'ombra della sera,
rabbioso il tuono esplode senza sosta!
Dal cielo, Giove pluvio si scatena !
Or grandi nubi danzano nel vento;
la pioggia cade ! Come in una piena
il rivo scende a valle, rotolante
nel letto suo, e balza fino al mare.
Ma or svanisce il tuono borbottante...
un soffio ancor di vento...
S'acquieta, lenta, l'onda fra le cale,
... e il falco stride, al riapparir di stelle !
**********************************
Epitteto:
Manrico, cantore della natura.
Non serve girare il mondo intero in cerca d'ispirazione.
Basta l'aspra e solitaria Isola d'Elba, dove l'uomo non ha ancora devastato l'ambiente.
E poi bisogna essere Poeti, dall'animo attento e sensibile.
Il mare, il vento, la tempesta, la bonaccia.
E la penna scorre d'impulso, ammaliata da tanto spettacolo.
Il tocco d'antan, irreprimibile nel nostro Autore, dona musicalità, scorrevolezza, bellezza al linguaggio, incanto ai versi metrici.
Ormai Manrico è pietra miliare del nostro panorama letterario, in grado di stupire per la semplicità e candore espressivi.
Leggete, e rivivrete un dipinto naturalistico alla Rubens, greve di tonalità accese.
Splendido Manrico, sei tutti noi!
Eccezionale, Siddharta.
Nessun commento:
Posta un commento