mercoledì 5 ottobre 2016

TRITTICO DI POESIE DI EPITTETO EUBULIDE
a cura di Pietro Zurlo

L’INFANZIA
- Palèo
In salto alla sferzata
la trottola s’avvita,
di forza caricata
vibrando va impettita.
Poi stanca si fa lenta,
in tondo ahi barcolla,
tremante il giro stenta,
di pancia a terra crolla.
O quanta nostalgia
d’un gioco d’età mia,
che par sparito sia!
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- Mezzodì
Nel fervor del gioco,
il quadrante spunta
oramai la mezza.
All’intorno olezza,
in sinuosa punta,
la gratella al fuoco.
Vinto il gioco dal camino,
per la fame un languorino,
tutti in panca a cercar posto
per amore dell’arrosto.
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- Suicidio
“Stasera ‘l dirò al genitore!“
urlava gongolando la tiranna,
gustando il piacer del suo clamore.
Il poverel si vide l’ombre agli occhi,
al suo destin crudel non v’eran sbocchi.
Decisa allor la fin d’ogni timore,
in alta dose il sonno si tracanna,
cedendo tosto al feral sopore.
Si ridestò in letto d’ospedale:
la sorte avea respinto il funerale.

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