mercoledì 12 ottobre 2016


Pensieri cinici quotidiani
di Siddharta

A – Sogni e poesia.

I sogni, mentre dormiamo, sono fenomeni mentali senza luogo e senza tempo.
Ivi i limiti spaziali e temporali sono sospesi e noi galleggiamo in una sorta di limbo irreale.
Tanto che al risveglio, secondo gli studiosi della psiche, necessita un’oretta per riprendere contatto coll’esistente.
Parimenti il sacro è un’area che non conosce confini, dove ciascuna proiezione è il tutto e viceversa.
Due mondi distinti, il terreno e il metafisico, tant’è che anticamente si sacrificava agli dei non tanto per farseli amici, quanto per tenerli ben distanti e separati dall’uomo.
Onde evitare guai maggiori.
Similmente, ho già detto altrove, i poeti si muovono in una sorta di follia ispiratrice, ove tempo e spazio cessano di esistere.
In questo recinto sospeso creano le loro opere.
Poi nell’oretta successiva, ancora storditi, si precipitano pubblicare in rete, in una sorta di furia incontenibile,
Con i disastrosi risultati sotto gli occhi di tutti.


B – Apocalisse digitale.
E’ un po’ che ci sto pensando.
Sul mio computer è una lotta continua tra virus e antivirus.
Ogni tanto si legge di attacchi al cuore dei sistemi pubblici e privati più protetti.
Colossi della tecnologia compresi.
Chissà, prima o poi potremmo avere un black-out dell’intera rete mondiale ad opera di malicious code, e allora sì che assisteremmo ad un’ apocalisse digitale.
Statuale, finanziaria, commerciale e relazionale.
Un crash ad opera di un bug immortale, simile a un dio.
Roba da fantaweb?
Staremo a vedere…

C – Invisibilia.
Credere nelle cose che non si vedono.
Un bel coraggio, e c’è chi ci è morto martire per testimoniare verità di fede indimostrabili.
La Chiesa cattolica di tanto in tanto promuove incontri di tolleranza religiosa con altre fedi.
Ma se io sono l’unica a possedere la Verità, è inutile dialogare con le altre confessioni.
Se non per ragioni di sopravvivenza ed utilitarismo socio- economico reciproci…

SIDDHARTA

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