martedì 6 marzo 2018


Mimma Raspanti
Ieri alle 9:42

TI CHIEDI ANCORA…

Ti chiedi ancora
il senso della vita, erudito vecchio?
Ti chiedi perché mai
il sole tramonta, poi sorge
trafigge le piccole cose, le grandi
per un morire uguale, d'istante.
E’ servito cambiare abito, faccia,
conoscere Platone o Epicuro
- fidarsi di loro -, le stranezze di Freud,
i dubbi di Shakespeare?
Ma quante pagine hai sfogliato
quanti versi accarezzato
tenendoli per mano,
quante malinconie serene
e stupore di vita…
per amare cento volte, mille,
così come ama un imbianchino
un fioraio, o un rozzo contadino
di parole privo ma di emozioni ricco.
Ed è servito, poi,
avere un sogno? Te lo chiedi
perché speri ancora, se già sai
che esserci domani è il dubbio.
Dove il senso…
Quante cose non hai compreso
quante risposte hai formulato
vane, imprecise - nonostante tutto,
per un unico senso, forse: l’Amore
che non ha domande
né risposte.
Mimma Raspanti (Dalla raccolta “ Lussureggia il silenzio)
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Commento di Epitteto:
Quante domande senza risposte ai tanti perchè.
Sempre più pressanti man mano che s'invecchia.
La ragione è una sola: tutto tempo perso per un'esistenza senza nessun significato.
Da millenni il Sileno sapiente ci ha insegnato: meglio non nascere e se nati morire il più presto.
La proposta in lettura ( ma sarà poi poesia? ) abbonda in retorica e resta sospesa nel contenuto, come appesa ad un'ispirazione di passaggio senza convinzione.
Tanto si sa che le cose marciano così e non conta soffermarcivisi.
Ecco, parrebbe per scrivere almeno qualcosa...

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