23 h · Fiumefreddo di Sicilia ·
LAMPARE
Un luccichio di pagliuzze d’argento
si riflette sul mare:
lampare, lampare,
e ancora lampare,
cullate dal mare
in una pallida notte lunare,
due note di chitarra
e la musica del mare,
e l’anima si libera leggera a sognare!
E’ l’alba,
a levante un incerto chiarore,
lontano
una vela saluta una notte che muore,
un canto accompagna la luna,
che si spegne,
nel chiarore dell’aurora;
ad una ad una
nel porto tornano le lampare.
15 Maggio 1978
da " LUCI ED OMBRE " di g. s.
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Commento di Epitteto:
Io le lampare le ho viste più volte in quel di Trapani.
Tristemente tornare senza pescato dopo una notte infruttuosa di attesa.
Chè il mare era stato violentemente saccheggiato dai grandi pescherecci di Mazara del Vallo.
Con i pescatori-rivenditori a riva in bicicletta che si approvvigionavano alle grandi piscicolture dai sylos ricolmi di mangime chimico.
E che sciacquavano poi il pesce in acqua di mare per farne passare la puzza chimica.
E più volte deluso per l'impossibilità dei ristoranti ad offrire piatti di linguine al nero di seppia.
Comunque il testo in lettura risale al 1978 e forse allora non tutto era ancora perduto.
Staitsticamente m'avvedo che il 99.9% delle proposte poetiche del blog ed altri siti proviene dalla Sicilia, terra ovviamente di mare.
Per cui il 99% dei contenuti hanno sapore marinaro.
E certo la provenienza isolana aiuta non poco ad ispirare.
La lirica di cui trattasi ( perchè di lirica si tratta ) appare vestita esemplarmente, dal sapore intatto come di antica letteratura.
Ottima prova, non c'è che dire.
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