sabato 25 agosto 2018

La fede in poesia
di Epitteto

Di tanto in tanto incappo nella lettura di poesie a sfondo religioso che più che liriche sembrano atti di fede della più bell'acqua.
Una visione d'insieme a simiglianza dei mistici d'ogni credo e latitudine.
Talmente assoluti costoro da affrontare impavidi anche il martirio.
Naturalmente da agnostico secolarizzato non posso non richiamarmi alla scienza biologica che vi vede un'alterazione neuronale del cervello prefrontale, ove si giocherebbe tutto il trascendente.
Di mio aggiungo che di quello che davvero ne conosciamo non sono altro che ombre cinesi.
Capita poi, come in certi casi, che l'immaginario venga in soccorso dell'operatore spirituale a sua tranquillità, donandogli una parvenza di significato reale sotto forma di sacro e religioso.
Come ho già detto altrove, provo una sorte di ammirazione e invidia a cotanta convinzione a fronte della mia perenne incredulità e insoddisfazione interiore.

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