La fede in poesia
di Epitteto
Di tanto in tanto incappo
nella lettura di poesie a sfondo religioso che più che liriche sembrano
atti di fede della più bell'acqua.
Una visione d'insieme a simiglianza dei mistici d'ogni credo e latitudine.
Talmente assoluti costoro da affrontare impavidi anche il martirio.
Naturalmente da agnostico secolarizzato non posso non richiamarmi alla
scienza biologica che vi vede un'alterazione neuronale del cervello
prefrontale, ove si giocherebbe tutto il trascendente.
Di mio aggiungo che di quello che davvero ne conosciamo non sono altro che ombre cinesi.
Capita poi, come in certi casi, che l'immaginario venga in soccorso
dell'operatore spirituale a sua tranquillità, donandogli una parvenza di
significato reale sotto forma di sacro e religioso.
Come ho già
detto altrove, provo una sorte di ammirazione e invidia a cotanta
convinzione a fronte della mia perenne incredulità e insoddisfazione
interiore.
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