sabato 14 aprile 2018
ANTOLOGIA POETICA ESTIVA
***di Pietro ZURLO***
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Stanotte ’e ddoje e meza m’aggio aizato,
pe’ bbia ’e na tavana maledetta;
e nce aggio ditto nu rusario ’e muorte,
a ll’animaccia soja e chi l’è muorto.
Cu ll’uòcchie russe ancora chin’e suonno
l’aggio cercata comme se cerca ’o ppane;
addò…chella carogna era sparita…
m’ha fatto scuità tutt’a nuttata.
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COMMENTO DI EPITTETO
Oggi, alle 14, a mia moglie ed a mio figlio presenti, ho declamato queste due quartine. E’ stato un applauso entusiastico ed emozionante. A mia memoria, la poesia più centrata, semplice ed esilarante mai letta. Don Pietro, sei un fenomeno. Iddio ti ha fatto un grande dono. Come a Salvator Dalì nella pittura, a Mascagni nella musica. Un testo che esprime tutta l’epopea di una lotta tra Golia e David … all’ultimo sangue. Alla fine il misero indifeso insetto ha preso il sopravvento. Il gigante non ha dormito, egoisticamente a difesa del suo mare di liquido rosso, deciso a non darne neppure una stilla al famelico aggressore. Quando si dice a che punto arriva l’egoismo umano…Comunque le espressioni di imprecazione tipicamente mediterranee, proprie di un preposto ai lavori, fanno addirittura premio su tutto il resto. Leggete, leggete, dementi della poesia, ed imparate!
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