martedì 27 giugno 2017

Giacomo Colosio e la barca...
di Giacomo Colosio

Un lampo squarciò il cielo
di luce viva, indi penetrò
baluginando, qual fredda
lama di fuoco, il mare.

Carica di stupore, l'aria
sbuffò crepitii metallici
ad ammonire l'orizzonte
che apparve tremulo, per un istante.
Poi calma, come di tregua.
Piovve, ma di un pianto triste
quasi che il cielo, plumbeo
avesse lacrime antiche, nel grembo.
E infine la bonaccia:
più non veniva l'onda
a scavare la rena
e la barca petalo di fiore, sull'acqua.
( Avventura vissuta realmente e memorizzata dall'Autore )
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EPITTETO:
 Il poeta Giacomo da Brescia  stregato dal mare e dalla terra dell'Isola d'Elba.
 Di cui si è accinto  a cantarne il trionfo, folgorato dalla bellezza rusticana di una natura incontaminata.
Il nostro Autore dipinge immagini veloci nel corso di un'esperienza vissuta in barca al largo della costa nel mentre di un improvviso imperversare di acque e cielo.
Cogliendo i tratti violenti di un temporale suggestivo.
La lettura è chiara, spedita e piacevole nella concisione e brevità del testo.
Ma vorrei soffermarmi sull'< estetica > della proposta quivi pubblicata perchè significativa e in metrica e in grammatica.
Sulle pause ( punto-virgola ), quivi abbondanti, gli animi solitamente si accendono.
Per taluni nei versi brevi danno fiato a parole e significati, donando luce alla successione verbale analogamente a quanto avviene nello spartito musicale.
Per altri l'interpunzione nei testi-sintesi è del tutto inutile, una forma maniacale in disuso.
Cioè ivi le pause non sarebbero necessarie.
E' noto come la punteggiatura non è una regola grammaticale, ma un impiego arbitrario e soggettivo che caratterizza timbro e impronta di un Poeta.
A mio parere bene ha fatto l'Autore: togliete una o più virgole e crolla tutto l'impianto letterario.
Una sfumatura cioè che arricchisce il testo, una cesura meravigliosa nella sua ripetitività martellante a fine di cascuna strofa.
In conclusione una poesia questa che darebbe il meglio di sè se recitata da voce fuori campo, ma ancor più se pensata ad alta voce in solitaria.
Ottimamente, fra Salimbene.

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