Antonella La Frazia
4 agosto 2016
Lo sbarco
Il freddo sapore
d' inutilità
e sale di mare,
gela la pelle.
Scivola il cuore
al di là delle onde,
a trovar lembi di terra
e catene...
Ancora catene
per l' indomita fiera
che rigira la gabbia.
La belva ferita
col suo lento andare,
nel moto perpetuo
del suo dolore.
È inutile il giorno,
al pari la notte
nel torpore dell'odio.
Inalienabile diritto alla vita,
già straccio consunto.
Ancora nel mare i fiori recisi,
lasciati marcire,
a cullarsi e specchiarsi
nel luccichio delle onde.
Quei fiori recisi
ognuno ha il suo nome.
La Frazia Antonella La Frazia
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Commento di Epitteto:
C'era da aspettarselo.
Ad ogni evento epocale, una ridda di partecipazioni più o meno commosse e solidali.
L'esecrazione sprecata a parole, assai meno nei fatti.
Di conseguenza anche i commenti perdono di mordente.
Il testo sconta la ripetitività dei tanti Autori sul medesimo evento.
Comunque fredda l'annotazione in denuncia, costruita a tavolino senza emozioni.
Hal
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