sabato 4 febbraio 2017


PENSIERI CINICI QUOTIDIANI.

A – Guardiamoci negli occhi.
Internet è proprio quello che ci aspettavamo da sempre, un interlocutore paziente a tutte le nostre magagne. Svolge un’importante azione psicofisica benefica e calmierante, attutendo le nostre pene: un bello sfogo politico, socio-religioso, ecc. e per un po’ di tempo ci sentiamo interiormente appagati. Un nostro comune Amico parla addirittura di egoweb, laddove il nostro narcisismo trova finalmente esaltazione in rete. I social stanno sostituendo i confessionali, sempre più vuoti, aiutandoci a vivere in ascolto e in esternazione.

B – Panspermia.
Secondo taluni astrofisici la vita sulla Terra ha principiato dalla polvere cosmica caduta a seguito di meteoriti, comete, ecc.
La nostra coscienza non sarebbe altro che il < ricordo > delle molecole organiche degli spazi celesti da cui proveniamo.
Di qui l’irrefrenabile frenesia all’eternità di cui si sono appropriate le religioni nel tempo…

C – La rivolta delle masse. Di fronte all’enorme mole letteraria dell’oggi ( narrativa, poesia, ecc. ) veicolata via web ci si sente impotenti e sfiduciati. Come di fronte alle isole di rifiuti galleggianti nei mari alle varie latitudini. La diffusione dell’alfabetismo e della cultura spicciola ha creato enormi sacche di nullismo divulgativo soffocante, a mò della moneta cattiva che scaccia quella buona. Un usa e getta senza fine che occupa la nostra giornata, facendoci rammaricare del tempo perduto a scartare il 99% dell’offerta a valanga. La questione appare irreversibile: non resta che aspettare l’evolversi della faccenda, magari una rivolta delle masse inculturate contro se stesse, in una sorta di catarsi rigenerativa…
SIDDHARTA 26.1.2017

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