domenica 1 maggio 2016
Pensieri Cinici Quotidiani 2016/23 - Siddharta
a
A – Cosa ci aspetta.
A voler dar credito alle esperienze di chi è tornato da stati di premorte, una volta che il corpo abbia esalato l’ultimo respiro definitivo, pare che si entri in un tunnel di luce intensa non naturale piena di amore infinito, accompagnati per mano da un defunto meritevole conosciuto in vita o per i più sfortunati da un essere celeste.
Non prima però di aver svolazzato alquanto sul proprio corpo esanime, girellato qua e là sulla terra, sentito ogni cosa senza riuscire a farsi sentire, aver compreso ogni cosa universo compreso, il ripasso della propria vita in un amen, ecc., movendosi senza più limiti spazio-temporali.
I suicidi no, per loro niente benefici!
Nulla si sa invece dei delinquenti passati a miglior vita…
E non venitemi a dire poi, quando sarà il vostro turno, che non ne sapevate niente!
B – Secondo gli Imam.
Secondo gli Imam, sarebbe un errore gravissimo contenere o abbattere le moschee in occidente.
Perché esse sono luoghi di preghiera e di educazione civica dei musulmani.
Oltre che di controllo di eventuali devianze terroristiche sul territorio.
Viceversa l’uso per i rituali più o meno nascosto di palestre, scantinati, edifici abbandonati, aree dismesse, ecc. favorirebbe il contatto clandestino e la possibile associazione a delinquere contro l’ortodossia della predicazione coranica.
Come si vede, tutte le religioni in quanto caste tendono a difendere le proprie prerogative, d’intesa col potere politico del momento.
La confessione cristiana, segnatamente cattolica, è sempre stata un potente mezzo di controllo sociale: col paravento della segretezza sacramentale, alla sua ombra si sono consumate le più odiose denunce al braccio secolare.
C – La machine translation.
Negli anni cinquanta del secolo scorso, grande fu l’entusiasmo per i traduttori linguistici automatici, attraendo forti fondi per la ricerca.
Nel 1954 un algoritmo dedicato riuscì a tradurre in inglese più di 60 frasi in russo.
Fu salutato come un grande successo.
Ma già nel 1956 si constatò la lentezza dei progressi.
Finchè nel 1966 si prese atto che 10 anni di ricerca nella linguistica computazionale avevano fallito.
Sull’intelligenza artificiale nel settore è ormai caduto l’inverno.
Nei prossimi dieci anni l’abilità della macchina nella comprensione dei testi registrerà solo miglioramenti applicativi d’incremento.
Secondo gli esperti la sfida vincente potrebbe richiedere due anni come dieci.
SIDDHARTA
28.4.2016
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento