mercoledì 2 maggio 2018

Cinzia Pitingaro
29 aprile alle ore 19:44

I VECCHI

I vecchi…
trascinati dagli anni
e incurvati dal tempo,
con il volto rugoso
e le mani tremanti…
sulle fredde panchine
a guardare il tramonto,
con le lacrime agli occhi
e lo sguardo ormai spento…
Vecchi fragili e soli
coi ricordi di un tempo,
con gli affetti nel cuore
e la mente ormai stanca…
Vecchi in un angolino
ad attendere invano
un sorriso, un conforto
o magari una mano…
E noi, presi dal mondo,
dalle corse del tempo,
dal futuro che incombe…
Noi distratti e distanti…
Cinzia Pitingaro
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Commento di Epitteto:
Accompagno giornalmente il defunto letterario Epitteto ad un parco vicino per la consueta passeggiata igienico-fisica.
Pare un luogo da girone infernale ove si aggirano fantasmi degradati dal tempo e sputati dalla società.
Passi stentati e claudicanti, facce deturpate, occhi spenti, bocche contorte e mute.
La morte che aleggia all'intorno.
Quasi impossibile intravvedere la tracotanza di un tempo in quei volti distrutti.
Eppure come non vederli col terzo occhio sporchi, brutti e cattivi, intrattabili, viziosi, che avanti ci hanno fatto guerre, violenze, ruberie, malversazioni, ecc.
Malfidenti, sono rimasti i bugiardi di un tempo, e chi più ne ha più ne metta.
In più sono improduttivi e pesano sulla società.
Consiglierei all'Autrice una capatina di tanto in tanto in un ospizio geriatrico per sincerarsene e fuggirsene inorridita.
Ciononostante il testo appare ben congegnato, scorrevole ed intrigante, quel tanto che basta per ingannare la buonafede del lettore sulla veridicità dei fatti.
Certamente uno spaccato il mio di tutto quello che i vecchi si meritano.
Hal

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