martedì 3 ottobre 2017

La capsula mundi
di Epitteto

Secondo il postulato di Lavoiser  nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma >.
Con radici storiche nel Buddha, Eraclito, Lucrezio, ecc.
L'aforisma fa piazza pulita del timore del nulla dopo la morte.
Chè invece vivremo in eterno trasformati in altre sostanze.
Fin dal 2003 è in cantiere il progetto < capsula mundi >, un contenitore biodegradabile a forma di uovo in cui collocare in posizione fetale la salma.
Una volta seppellita, sulla capsula verrà piantumato un albero, scelto dal de cuius, che crescendo così concimato darà nuova vita al deunto.
Gli alberi verranno poi curati da parenti, conoscenti, autorità pubbliche, fino a creare spazi verdi ( parchi pubblici, boschi, ecc. ) da vivere e visitare.
In luogo degli orrendi cimiteri dell'oggi che sottraggono spazi alla collettività.
Poichè nel mondo i morti sono circa 55 milioni all'anno ( pari alla popolazione della Gran Bretagna ) si eviterebbero i costi ingenti in legno e metallo delle inumazioni e l'inquinamento dell'aria ( anidride carbonica ) con le cremazioni.
A scelta è possibile optare per una tuta speciale ( 1500 dollari ), che facilita la decomposizione del corpo nel terreno, sempre a vantaggio della sostenibilità dell'ambiente.
In attesa delle vostre decisioni, un caro saluto.

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