COSI'...TANTO PER RICORDARE IL VISSUTO!
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PENSIERO DEL MATTINO
***di Pietro ZURLO***
Pensate a quante volte troviamo scritte delle cosiddette “Poesie” , dove non si trova il coraggio di leggerle a fondo e saperne trovare il messaggio per darne un giudizio schietto e competente. Un po perché non dicono niente, pur scrivendo tanto, ed un po anche perché zeppe di belle parole, scelte dai dizionari e dai rimari. Sono rari quei pensieri sgorgati dal cuore o con una vera novità.
Succede anche se le senti leggere da dei professionisti della parola e della dizione, alla fine nasce la domanda che è spontanea: Ma cosa è stato detto? Perché nella mente non mi è rimasto nessun messaggio? Ci si limita così ad un applauso di convenienza, non potendo fare altro.
Così pure per le tante liriche postate in Facebook, ci si limita ad un semplice “mi piace” o al limite dire qualche parola per far piacere all’amico autore, per non entrare in polemica.
Fin’ora, ho trovato una sola persona capace di divorare ogni pensiero poetico, ogni lirica scritta ed avere la capacità di commentarla saggiamente e con competenza ed avere il coraggio di dirtelo in faccia.
Per fare questo devi essere una persona schietta, sconosciuta che non può essere amico di nessuno per non entrare in contrasto, per non polemizzare e sciogliere così l’amicizia.
E quando uno dei suoi rari amici (variabili, ma mai superiore ai dieci elementi) posta qualche cosa, per sapere se quello che hai scritto è valido e lancia un messaggio, te lo commenta subito favorevolmente altrimenti, non dice niente, così capisci da te se quello che hai scritto lo ha colpito favorevolmente oppure no.
Con LUI, non puoi sbagliare coi lavori, capisce al volo se c’è qualcosa fuori posto, se è un refuso od un errore di forma e di pensiero, ne ha la competenza e la capacità. E non puoi sbagliare dicendo e plagiando i pensieri degli altri, poiché con la sua cultura e la sua memoria ferrea, sei subito sgamato e richiamato all’ordine.
Questa persona è uno, dieci, centomila, si può chiamare Epitteto, Eubulide, lo storpio di Frigia, Fra Salimbene, Siddharta, Cinico Cratete, Barabba...il suo nome non conta, egli è il maestro, il vate, la voce della tua coscienza, egli è tutti e nessuno...è la conoscenza della parola, colui che ti fa crescere, facendoti distaccare dal maestro e camminare con le tue proprie forze.
***di Pietro ZURLO***
Pensate a quante volte troviamo scritte delle cosiddette “Poesie” , dove non si trova il coraggio di leggerle a fondo e saperne trovare il messaggio per darne un giudizio schietto e competente. Un po perché non dicono niente, pur scrivendo tanto, ed un po anche perché zeppe di belle parole, scelte dai dizionari e dai rimari. Sono rari quei pensieri sgorgati dal cuore o con una vera novità.
Succede anche se le senti leggere da dei professionisti della parola e della dizione, alla fine nasce la domanda che è spontanea: Ma cosa è stato detto? Perché nella mente non mi è rimasto nessun messaggio? Ci si limita così ad un applauso di convenienza, non potendo fare altro.
Così pure per le tante liriche postate in Facebook, ci si limita ad un semplice “mi piace” o al limite dire qualche parola per far piacere all’amico autore, per non entrare in polemica.
Fin’ora, ho trovato una sola persona capace di divorare ogni pensiero poetico, ogni lirica scritta ed avere la capacità di commentarla saggiamente e con competenza ed avere il coraggio di dirtelo in faccia.
Per fare questo devi essere una persona schietta, sconosciuta che non può essere amico di nessuno per non entrare in contrasto, per non polemizzare e sciogliere così l’amicizia.
E quando uno dei suoi rari amici (variabili, ma mai superiore ai dieci elementi) posta qualche cosa, per sapere se quello che hai scritto è valido e lancia un messaggio, te lo commenta subito favorevolmente altrimenti, non dice niente, così capisci da te se quello che hai scritto lo ha colpito favorevolmente oppure no.
Con LUI, non puoi sbagliare coi lavori, capisce al volo se c’è qualcosa fuori posto, se è un refuso od un errore di forma e di pensiero, ne ha la competenza e la capacità. E non puoi sbagliare dicendo e plagiando i pensieri degli altri, poiché con la sua cultura e la sua memoria ferrea, sei subito sgamato e richiamato all’ordine.
Questa persona è uno, dieci, centomila, si può chiamare Epitteto, Eubulide, lo storpio di Frigia, Fra Salimbene, Siddharta, Cinico Cratete, Barabba...il suo nome non conta, egli è il maestro, il vate, la voce della tua coscienza, egli è tutti e nessuno...è la conoscenza della parola, colui che ti fa crescere, facendoti distaccare dal maestro e camminare con le tue proprie forze.
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